A digital fast lane for emerging economies
A look at the new Future Readiness Economic Index for decision makers
The pandemic has had devastating effects on emerging economies, threatening to undo thirty years of progress. In countries like Kenya, India, and Brazil, COVID drove up unemployment, disrupted supply chains, and devastated entire sectors.
If we do nothing, it could take years for these countries to recover, creating even greater divides between people in developed and emerging economies. But we’re seeing a contrary trend that could dramatically turn things around. Looking beyond the short-term headlines to longer-term trends actually tells a different story.
As last year’s Digital Sprinters Framework outlined, if emerging economies adopt the right digital policies, they could actually emerge stronger and better prepared to accelerate economic growth and opportunity.
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Presentato NFT MANIFESTO da NFTART GALLERY a MILANO PHOTOFESTIVAL – mostra “PHOTOGRAFING IDEAS”

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Assassin’s Creed Valhalla: l’Assedio di Parigi – Recensione
Sinaptica Engineering al Salone del Camper

Sinaptica Engineering, Ingegneria del prodotto: ideazione, sviluppo, evoluzione e verifica di prodotti industriali Da anni Sinaptica Engineering opera all’interno del mondo della ricerca universitaria, in stretta collaborazione con il settore…
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La capsula Inspiration 4 è rientrata. Da oggi andare nello spazio è un po’ più normale
La capsula Resilience, una Crew Dragon di SpaceX, è rientrata sulla Terra stanotte, ammarando nell’Oceano Atlantico e trasportando per la prima volta un equipaggio composto esclusivamente da astronauti privati non professionisti (Jared Isaacman, Sian Proctor, Hayley Arceneaux e Chris Sembroski). I quattro sono rimasti in orbita terrestre per circa tre giorni, partendo dal Centro Spaziale Kennedy il 16 settembre scorso.
Oltre al trasporto del primo equipaggio interamente composto da non professionisti (che comunque si sono dovuti sottoporre a un addestramento non trascurabile), la missione ha stabilito molti altri primati: prima donna di colore pilota di un veicolo spaziale (Sian Proctor), persona statunitense più giovane nello spazio (Hayley Arceneaux, 29 anni), primo astronauta con protesi (Arceneaux), volo più lontano dalla Terra dai tempi delle missioni Shuttle verso il telescopio spaziale Hubble (590 km), finestrino più grande mai usato nello spazio, primo riutilizzo completo di una capsula per equipaggi e riutilizzo più rapido di una capsula (meno di cinque mesi tra i due voli della Crew Dragon).
Per quanto riguarda specificamente SpaceX, questo volo rappresenta la prima volta che l’azienda ha gestito tre capsule contemporaneamente nello spazio (altre due sono attraccate alla Stazione Spaziale Internazionale), il primo volo libero di una Crew Dragon (i voli precedenti avevano tutti avuto come destinazione la Stazione), il primo ammaraggio di un equipaggio nell’Atlantico e il primo uso di un vettore Falcon 9 che ha già volato due volte per trasportare un equipaggio.
Un volo spaziale di questo genere può essere visto come un costoso esempio di turismo per miliardari (il volo è stato pagato per tutti e quattro da Isaacman) la cui utilità scientifica è marginale, ma al tempo stesso ottiene un risultato mediatico e tecnico estremamente importante: una normalizzazione del volo spaziale.
SpaceX ha dimostrato di essere in grado di far volare nello spazio e di riportare sulla Terra un gruppo di persone non specialiste, in condizioni di salute normali, dopo un addestramento non estremo, con una capsula riutilizzabile. Il costo del volo resta ampiamente al di fuori della portata delle persone comuni, ma è comunque enormemente più basso di quello dei voli spaziali precedenti con equipaggio. Questo significa maggiore accessibilità dello spazio non tanto per gli aspiranti turisti con il portafogli rigonfio, ma per chiunque lavori nel settore aerospaziale e abbia grandi competenze che però non poteva portare nello spazio per via delle proprie condizioni fisiche o per motivi di costo.
Fonti: SpaceX, Eric Ralph, Inspiration4, Charles Fishman.
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SCOOP: Foto del Pranzo dei Disinformatici!
Come anticipato, si è tenuta oggi in Località Segretissima il Pranzo dei Disinformatici. Qui sopra vedete una rara foto del gruppo d’indomiti Disinformatici Pranzanti, la cui identità è protetta contro il periglio dei perfidi complottisti dal modernissimo ritrovato tecnologico noto agli esperti come Censurex® 3000, disponibile da quest’anno anche in versione con nervature stimolanti.
Non sono mancate le corroboranti bevande a base di luppolo inebriante, rigorosamente a tema:
E l’improvvisata Asta dei Libri Rari ha fruttato oltre 220 euro, che sono stati devoluti interamente a Medici Senza Frontiere (ci ho messo qualcosina di mio per fare cifra tonda).
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato, è stato bello vedervi (e rivedervi) di persona, in 3D invece che su Zoom, e chiacchierare insieme. E grazie a Martino per aver organizzato tutto, compreso il regalo a sorpresa!
Un pensiero speciale per chi ci doveva essere ma è stato bloccato dal traffico in autostrada: e per chi non c’era stavolta, l’augurio di esserci la prossima!