WiFi libero: cosa cambia con il Decreto Fare
Fra gli ottanta articoli del Decreto del Fare, l’ultima misura approvata dall’attuale Governo Letta, vi sono delle novità per quanto riguarda l’utilizzo pubblico delle reti WiFi. Da oggi, i proprietari di infrastrutture pubbliche non saranno più costretti a identificare l’accesso degli utenti al network, quindi cade l’obbligo di registrare carta d’identità e altre informazioni dei […]Autore: Marco Grigis
Tags: wifi
#dieselreboot e il beamvertising tra Roma e Milano
La papessa Giovanna, figura leggendaria che avrebbe regnato sulla Chiesa dall’853 all’855, è la testimonial di un’azione di beamvertising ideata da Diesel per promuovere #dieselreboot, una call to action finalizzata alla mobilitazione di una comunità globale di artisti e creativi emergenti. Chi sono i distrutti che risorgeranno? Non vi […]
La Nazionale belga di calcio e i giocatori che sfidano i tifosi
La Nazionale belga di calcio ha fatto di tutto negli ultimi dieci anni per meritarsi la disistima da parte dei suoi tifosi, come ad esempio non partecipare agli ultimi due campionati mondiali e agli ultimi tre Europei.
Con la fiducia ormai ai minimi storici e gli spalti sempre più vuoti, la Royal […]
Twitter API 1.1: aggiornamento obbligatorio per i client
La Twitter API 1.0 è stata ufficialmente dismessa; alla fine dello scorso anno gli sviluppatori del noto network per il microblogging sociale avevano previsto un periodo della lunghezza di circa un semestre per l’aggiornamento alla versione successiva, inizialmente la scadenza era stata fissata per il 7 maggio 2013 per poi essere rimandata alla metà di […]Autore: Claudio Garau
Tags: twitter
Non sta bene
Riccardo Mori, nelle sue riflessioni su iOS 7 e le novità presentate al WWDC: Quel che ho trovato francamente sconcertante sono state le critiche affrettate di certi designer della domenica, e persino di chi il designer lo fa di mestiere, che si sono accaniti contro l’interfaccia di iOS 7 dopo aver visto soltanto le immagini […]
Cosa c’è di sbagliato nelle icone di iOS 7?
Ian Taylor le ha commentate una per una, spiegando perché non convincono: There are tons of tiny details that go into designing app icons that the average person doesn’t ever think about. You may not recognize the details, but you will feel their effects. (In tema: un redesign delle icone di Leo Drapeau, su Dribble)
I palloni di Google nella stratosfera
Project Loon è un’iniziativa di Google per connettere quante più persone possibili alla rete, utilizzando dei palloni mandati nella stratofera.
Project Loon: accesso a internet tramite palloni aerostatici
Internet è una delle tecnologie che hanno il maggior impatto sulla nostra vita, tuttavia, per due persone su tre nel mondo non è ancora disponibile una connessione internet veloce e economica. E questo problema è bel lontano dall’essere risolto.
Sono diversi i fattori che sulla superficie della terra costituiscono un ostacolo alla connessione internet: giungle, arcipelaghi, montagne. Per non parlare dei problemi di costi. Oggi, per esempio, nella maggior parte dei paesi dell’emisfero meridionale il costo di una connessione a internet è superiore a quanto una persona guadagni in un mese.
Risolvere questi problemi non è semplicemente una questione di tempo: è necessario analizzare il problema dell’accesso da un nuovo punto di vista. Per questo oggi presentiamo il più recente moonshot di Google[x]: l’accesso a internet tramite palloni aerostatici.
Pensiamo che sia effettivamente possibile costruire un anello di palloni che volano attorno al globo sfruttando i venti stratosferici e forniscono l’accesso a internet ai territori sottostanti. Siamo davvero solo agli inizi, ma abbiamo costruito un sistema che utilizza palloni sospinti dal vento a un’altitudine doppia rispetto a quella utilizzata dagli aerei commerciali, per fornire l’accesso internet a terra a una velocità simile a quella delle attuali reti 3G o ancora più veloce. Quindi speriamo che i palloni possano diventare un’opzione per connettere regioni rurali, aree remote o malservite e per contribuire a rendere possibili le comunicazioni in caso di disastri naturali. L’idea può sembrare un po’ folle — questa è una delle ragioni per cui abbiamo chiamato il progetto Loon [che in inglese significa ‘matto’] — ma le basi scientifiche sono solide.
I palloni, con la loro naturale eleganza, presentano alcune sfide. Molti progetti hanno preso in esame la possibilità di usare piattaforme ad alta quota per fornire accesso a internet in aree fisse del terreno, ma cercare di rimanere fermi in un posto richiede un sistema molto costoso e complesso. Per questa ragione, l’idea che abbiamo perseguito prevede di lasciare i palloni liberi di fluttuare nei venti. Tutto quello che dovevamo fare era capire come controllare il loro movimento in cielo. Ora abbiamo trovato un sistema per ottenere questo risultato, usando solo il vento e l’energia solare: possiamo muovere i palloni su e giù per prendere le correnti dei venti nelle quali vogliamo che viaggino. Questa soluzione ci ha portato a un nuovo problema: come gestire una flotta di palloni che navigano intorno al mondo in modo che ciascun pallone si trovi nella zona in cui vogliamo che sia al momento giusto. Stiamo risolvendo questo problema con alcuni algoritmi complessi e molta potenza di calcolo.
A questo punto abbiamo bisogno di un po’ di aiuto: questo esperimento richiederà ben più del nostro solo team. Questa settimana abbiamo avviato un progetto pilota nella regione di Canterbury in Nuova Zelanda con 50 ‘sperimentatori’ che proveranno a connettersi ai nostri palloni. Questa è la prima volta che abbiamo lanciato così tanti palloni (in effetti, 30 in questa settimana) e che cerchiamo di connettere così tanti ricevitori a terra; impareremo molto per migliorare la nostra tecnologia e il design dei nostri palloni.
In futuro vorremmo creare altri progetti pilota in paesi che si trovano alla stessa latitudine della Nuova Zelanda. Vogliamo anche trovare dei partner per la fase successiva del nostro progetto; non vediamo l’ora di ricevere riscontri e idee dalle persone che stanno lavorando da ben più tempo di noi sull’immenso problema di offrire l’accesso a internet nelle aree rurali e remote. Immaginiamo che un giorno potrete usare il vostro telefono cellulare con il vostro gestore per collegarvi ai palloni e avere la connessione nelle aree in cui oggi non c’è proprio.
Questa tecnologia è ancora a un livello altamente sperimentale e c’è ancora molta strada da fare. Contiamo sul vostro supporto mentre continuiamo a provare a volare! Per controllare i progressi di Project Loon, seguite la nostra pagina Google+.
Scritto da: Mike Cassidy, Project Lead
Dopo PRISM crescono i motori di ricerca privati
Il caso PRISM è ormai da giorni sulle prime pagine di ogni testata mondiale: la NSA, la National Security Agency statunitense, avrebbe deliberatamente controllato mail, messaggi, chat, cronologia di navigazione, abitudini in rete, chiamate VOIP, videochiamate e molto altro ancora di stranieri dislocati in tutto il mondo, con la motivazione di voler proteggere gli States […]Autore: Marco Grigis
Tags: motori di ricerca, privacy
Microsoft Surface Pro: il tablet con Windows 8 Pro
E’ in commercio da alcune settimane anche nel mercato italiano Surface Pro, il secondo tablet di Microsoft che si affianca a Surface RT. Basato su architettura Intel Core i5 e abbinato a sistema operativo Windows 8 Pro, riprende le caratteristiche tecniche del modello minore con alcune interessanti novità che vanno dal display Full HD all’integrazione di un pennino
Pay with a kiss: il caffè che si paga con i baci
Notizia leggera dedicata al venerdì e al St. James Metro di Sidney, un bar che per tutto il mese di giugno dalle ore 9 alle ore 11 del mattino regalerà un caffè alle coppie che si scambieranno un bacio, “a real one” commenta il ragazzo francese proprietario del locale e autore dell’iniziativa.
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Google ha deciso di dismettere Chrome Frame, una soluzione attraverso la quale gli sviluppatori del Chromium Project fornivano gratuitamente un plug-in per il supporto delle Web applications in HTML5 e JavaScript all’interno di Internet Explorer; compatibile con IE dalla versione 6 alla 9, Chrome Frame è stato spesso sfruttato dagli sviluppatori per mettere a disposizione […]Autore: Claudio Garau
Tags: Chrome Frame, google
Google penalizzerà i siti mobile mal progettati
L’indiscrezione circolava da tempo in Rete, ora arriva la conferma dalla stessa Google: il colosso della ricerca, nei prossimi mesi, potrebbe inaugurare dei sistemi di penalizzazione per siti Web mobile scarsamente progettati o ricchi di errori di indicizzazione dei contenuti. È giunto il momento, allora, di controllare come le proprie pagine vengano riprodotte su device […]Autore: Marco Grigis
Tags: google, responsive webdesign, seo
Un iOS ultraleggero
Di discussioni in merito a quanto e se fosse stata corretta la scelta di Apple di utilizzare Helvetica Neue come font principale in iOS, ce ne sono state diverse in passato. Khoi Vinh torna sull’argomento, adesso che con iOS 7 Apple ha deciso di farne un uso ancora più preponderante: But in the case of […]