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Non ce la faccio più a turarmi il naso. Ho mollato X/Twitter, passo a Instagram (e resto su Mastodon). Sarà meno peggio?
Per qualche mese ho attivato X/Twitter a pagamento per vedere se cambiava
qualcosa in termini di efficacia e diffusione dei miei post. Sotto la gestione
Musk, X/Twitter è diventato una fogna peggiore di quella che era prima, ma ho
osato sperare che poter raggiungere 411.000 follower potesse essere
un’occasione per diffondere un po’ di debunking e contrastare la
disinformazione. Ci ho provato, turandomi il naso contro il tanfo crescente
dei complottismi politici e scientifici lasciati correre a briglia sciolta e
contro i deliri alimentati da Elon Musk stesso, decidendo di non rispondere a
nessuno ma di limitarmi a postare notizie. Ma non è servito a nulla, non ho
visto alcun miglioramento della diffusione dei post, e non ce la faccio più.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, per me, è
quel viscido post di Musk
in cui lui attacca Taylor Swift per il suo sostegno alla candidatura
presidenziale di Kamala Harris, dicendo che vuole metterla incinta. Non
chiede di farlo; dice che lo farà (“I will give you a child”),
volente o nolente lei. Cioè vuole stuprarla. Come al solito, ci sarà chi dice
che è un post “scherzoso”. Come no. Provate a immaginare un uomo che scrive
una cosa del genere a vostra figlia, se ne avete una.
È uno schifo che nessun uomo dovrebbe permettersi di scrivere, ed è l’ennesimo
sintomo manifestato fin troppo pubblicamente da una persona che ha chiaramente
dei gravi problemi di rapporti sociali e sta usando il suo immenso patrimonio per
infliggere quei problemi al resto del mondo.
È un sintomo talmente grave che
persino le Note della Collettività del suo stesso social network condannano
quel post, dicendo che
“dimostra un desiderio di oggettificare e degradare tramite contenuti
sessuali indesiderati, ed è in violazione delle regole di X”.
Vedere Elon Musk, quello che una volta sembrava essere un visionario con un
piano d’azione concreto per un futuro migliore per l’umanità, scendere
progressivamente al livello di Donald Trump e poi andare ancora più in basso
sposando le teorie di complotto più idiote (come quella degli immigrati che
rapiscono e mangiano i gatti), è una scena di deludente squallore che non mi
sento più di sostenere in alcun modo. Il leasing della mia Tesla Model S sta
per scadere e non penso che resterò con questa marca, troppo dipendente dagli
umori e dalle ossessioni minimaliste di Musk.
Nel frattempo ho annullato il mio account X/Twitter a pagamento
(@disinformatico, aperto nel lontano 2007; resterà attivo per contratto
fino al 4 ottobre) e ho smesso definitivamente di postare qualunque cosa su
quella piattaforma. Ho motivato a X la mia disdetta così:
“I can’t stand Elon Musk’s support and personal endorsement of sexism,
racism, and hate on X/Twitter. The straw that broke this camel’s back is
THAT tweet of his to Taylor Swift. You know which one”.
Ho messo su X/Twitter un ultimo post in cui invito i follower a smettere di seguirmi lì e,
se ci tengono, a passare a Mastodon, Threads e Instagram. Su quest’ultimo ho
attivato l’account professionale.
Mi rendo perfettamente conto che Threads e Instagram sono nelle mani di un altro
stramiliardario che sta facendo danni sociali a dismisura, Mark Zuckerberg.
Forse sto solo passando dalla brace alla padella. Vedremo.
Intanto, se vi va, mi trovate a queste coordinate:
- Instagram: https://www.instagram.com/disinformatico/
- Threads: https://www.threads.net/@disinformatico
- Mastodon: https://mastodon.uno/@ildisinformatico
Fonte aggiuntiva: Elon Musk’s Offer to Father a Child With Taylor Swift Elicits Disgust: ‘You’re Creepy. Full Stop’, Variety, 11 settembre 2024.