Goobuntu, la distribuzione che Google installa sui computer dei propri dipendenti, è semplicemente «una leggera modifica» della versione standard di Ubuntu: sono le parole di Thomas Bushnell, responsabile della manutenzione dei terminali della società, intervenuto alla LinuxCon 2012 — conclusasi venerdì a San Diego, in California. Quasi tutti conoscono l’esistenza di Goobuntu (no, l’immagine mostrata su questa pagina non è il logo ufficiale), ma Google non ha mai lasciato trapelare dei dettagli sulla sua effettiva composizione.
In un certo senso, chiunque può installare Goobuntu all’esterno della società perché le modifiche apportate sono minime rispetto alla distribuzione originaria. Google utilizza le Long Term Support (LTS) di Ubuntu perché la cadenza biennale dei rilasci coincide con l’aggiornamento dell’hardware previsto per i dipendenti: la società s’avvale di Ubuntu Advantage, il programma di supporto da Canonical che – tra le altre caratteristiche – garantisce la gestione degli aggiornamenti da Landscape su tutti i desktop e i server di Google.
Adottare Goobuntu non è un obbligo per i dipendenti, che possono pure richiedere Mac OS X o – con qualche espediente in più per la sicurezza – Windows. La scelta è ricaduta su Ubuntu perché quest’ultima è una derivata di Debian e Google è soddisfatta del supporto di Canonical. Qual è il desktop di Goobuntu? Uno qualunque, a discrezione degli utenti, fra quelli supportati dalla distribuzione originale. Chi viene da Mac OS X normalmente preferisce Unity, altri installano GNOME o KDE. Non esiste un’interfaccia grafica predefinita.
Via | ZDNet
Thomas Bushnell ha rivelato alla LinuxCon alcuni dettagli di Goobuntu é stato pubblicato su Ossblog.it alle 11:00 di domenica 02 settembre 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.