Vanilla JS è, in assoluto, il framework più popolare sulla rete per l’integrazione di JavaScript: la diffusione supera quella della somma di Google Web Toolkit, jQuery, MooTools, Prototype JS e YUI. Dispone di innumerevoli plugin e non richiede un download, essendo già disponibile su tutti i browser più recenti. Le prestazioni annichiliscono le altre implementazioni del linguaggio e non ha bisogno di una licenza di rilascio… perché, semplicemente, non esiste. Vanilla JS è un’intuizione – o, meglio, una polemica – di Eric Wastl.
La posizione di Wastl è semplice: JavaScript non ha bisogno di librerie aggiuntive, perché il linguaggio prevede già tutte le funzioni proposte dai vari framework. Basta saperlo utilizzare. In particolare, Wastl paragona la sintassi di JavaScript a quella semplificata di jQuery per dimostrare che basta qualche carattere in più per ottenere lo stesso effetto senza ricorrere a degli espedienti. Gli engine proposti dai browser – nell’esempio di Wastl, quelli di Mozilla – sono sufficienti a soddisfare ogni esigenza dei web designer.
In un certo senso, la polemica di Wastl riprende quella sugli editor: jQuery – utilizzando il medesimo paragone mostrato con Vanilla JS – semplifica la sintassi di operazioni già ottenibili con JavaScript, esattamente come i WYSIWYG permettono d’ottenere lo stesso risultato della scrittura manuale delle marcature. Se un web designer conosce davvero il linguaggio che utilizza, non ha bisogno di ricorrere a espedienti o modelli precompilati. La tesi di Wastl è difficilmente contestabile anche dal punto di vista delle prestazioni.
Via | I Programmer
Vanila JS è il framework per JavaScript più popolare di tutta la rete é stato pubblicato su Ossblog.it alle 09:00 di domenica 26 agosto 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.