Uno dei temi più “caldi” della scorsa settimana è stato il verdetto del processo intentato a Samsung da Apple – terminato con la vittoria di quest’ultima – sul design degli smartphone per la serie Galaxy S che, secondo la giuria, hanno violato alcuni brevetti di iPhone. Personalmente, non ho trattato la vicenda perché la disputa non riguardava il sistema operativo o l’open source: Sebastian Kügler, però, ha preso spunto dalla notizia per riproporre una semplice guida alla pubblicazione di progetti che siano a prova di brevetto.
Qualunque sia lo scopo della pubblicazione, alcuni piccoli accorgimenti nel promuovere un’idea possono fare la differenza: il primo a registrarne il brevetto non è necessariamente chi ha concepito una nuova tecnologia. Per evitare d’essere tacciati di plagio o, peggio, ritrovarsi a fare i conti con un clone del proprio lavoro – magari, reso addirittura closed-source – è opportuno adottare una strategia difensiva che escluda un ruolo, attivo o passivo, in dispute come quella fra Apple e Samsung. È più semplice di quanto si creda.
Il vademecum di Kügler, uno sviluppatore di KDE, è stato adottato per descrivere il funzionamento delle attività di Plasma: Open Invention Network (OIN) era intervenuta ad Akademy – l’annuale conferenza dei contributori del desktop environment – per spiegare come tutelarsi legalmente dalla brevettabilità delle tecnologie impiegate nell’open source. Il riassunto di Kügler, reperibile in calce, non richiede particolari competenze in ambito giuridico e può essere applicato nel diffondere i dettagli di qualunque opera dell’ingegno.
Via | Sebastian Kügler
Sebastian Kügler parla della tutela dalla brevettabilità del software é stato pubblicato su Ossblog.it alle 09:00 di lunedì 27 agosto 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.