LLVM è il progetto che ha acquisito, negli ultimi mesi, l’attenzione maggiore da parte degli sviluppatori. FreeBSD ha già pianificato il passaggio della toolchain da GCC per la prossima versione e The Linux Foundation ha inaugurato con successo LLVMLinux — un progetto per la compilazione del kernel di Linux 3.3.0 con Clang. Nonostante la licenza sia compatibile con la GPLv3, molti programmatori e utenti sono preoccupati per l’influenza di Apple: com’è con WebKit, LLVM/Clang è gestito soprattutto da Cupertino. O, almeno, lo era.
Sylvestre Ledru, che aveva già verificato la possibilità di compilare il 91,2% dei pacchetti di Debian con Clang 3.0, ha calcolato delle statistiche sull’influenza di Apple nello sviluppo del progetto – che è anche il compilatore predefinito per Mac OS X. Il parallelo con WebKit non è inappropriato, perché la contribuzione al codice sorgente di LLVM/Clang ha subito la stessa sorte del popolare engine per i browser. Nell’ultimo anno, infatti, Google ha aumentato la propria influenza nello sviluppo e potrebbe sostituire Cupertino.
La percentuale di codice prodotto da Apple per LLVM/Clang, in totale, supera i ¾. Ultimamente, però, il contributo di Cupertino è sceso sotto al 50% a fronte di un aumento esponenziale delle modifiche effettuate da Google. La stessa situazione ha interessato WebKit, dal momento nel quale Mountain View ha iniziato a sviluppare Chrom* che, tra parentesi, ha un futuro in Clang. Qual è l’intento di Ledru? Come il sottoscritto, lo sviluppatore non si preoccupa granché della governance di Clang. Ma a più di qualcuno interessa eccome.
Via | Sylvestre Ledru
Il contributo al codice di LLVM/Clang per Apple è inferiore alla metà é stato pubblicato su Ossblog.it alle 11:00 di lunedì 23 luglio 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.