GitHub, il popolare servizio di hosting del codice basato sul Distributed Version Control System (DVCS) ideato da Linus Torvalds per il mantenimento del kernel, ha pubblicato la prima applicazione ufficiale per Android. Disponibile immediatamente per il download via Google Play, GitHub per Android è rilasciata sotto licenza Apache 2.0 in un apposito repository sulla piattaforma. Com’è intuibile, l’applicazione non supporta i commit sui vari branch ospitati da GitHub: produrre del codice utilizzando Android non è semplicissimo.
GitHub per Android serve, al momento, per gestire le Issues e utilizzare Gist — una specie di pastebin per la rapida condivisione degli snippet, che genera automaticamente dei repository pubblici con Git. Le notifiche permettono di ricevere gli aggiornamenti dai progetti che si stanno monitorando e l’interfaccia dell’applicazione include le principali risorse per la gestione del proprio account su GitHub. In futuro, non è escluso che il progresso dei tablet che installano il sistema operativo di Google porti a ulteriori novità.
In meno di quarantotto ore dall’uscita su Google Play, GitHub per Android ha ricevuto oltre duecento recensioni con un punteggio medio di 4.3/5. Per l’installazione è richiesto Android 2.2 (Froyo) o superiore. La versione scaricabile non è perfetta: potrebbe risultare inutilizzabile con alcuni dispositivi ritenuti compatibili. GitHub per Android segue il rilascio dell’applicazione per Windows e quella per Mac OS X. Linux è escluso, però in questo caso non dovrebbe costituire un grave problema. Git ha varie interfacce grafiche.
Semmai, è indicativo che GitHub non abbia ancora proposto un’applicazione più specifica per Linux. Se è vero che la maggioranza delle operazioni sono svolte dal terminale e, volendo, si può optare per una delle tante Graphical User Interface (GUI) disponibili con Git, la piattaforma offre dei servizi aggiuntivi che non sono accessibili da interfacce di terze parti. Da questo punto di vista, appare evidente che Android abbia ottenuto una certa priorità su Linux. Addirittura nei confronti d’ambienti per la produzione del codice.
Proprio Issues e Gist, ad esempio, prevedono esclusivamente l’utilizzo dell’interfaccia web con Linux — al contrario, sono supportate dalle applicazioni ufficiali per Mac OS X e Windows. GitHub per Android è stata realizzata grazie al fork di alcuni progetti indipendenti che erano mantenuti sulla piattaforma stessa: ActionBarSherlock, ViewPagerIndicator, RoboGuice, android-maven-plugin, SyntaxHighlighter e la lista delle dipendenze è piuttosto corposa. La nuova applicazione è basata sulle API di GitHub per Java alla versione 3.
Il repository dei sorgenti di GitHub per Android allega delle indicazioni di massima per la compilazione e, soprattutto, invita esplicitamente gli utenti a effettuarne il fork e a inviare richieste di pull. Un atteggiamento che rispetta appieno la filosofia del portale e di Git. Per quanto mi riguarda, apprendendo del rilascio mi sono chiesto quanto possa servire un simile supporto su Android: così abituato alla tastiera “fisica”, escludo di poter scrivere del codice col touchscreen. Eppure, molti sembrano già capaci di farlo.
Via | GitHub
GitHub rilascia un’applicazione ufficiale per Android su Google Play é stato pubblicato su Ossblog.it alle 13:00 di mercoledì 11 luglio 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.