"Il progetto Pimp my Mary nasce dall’esigenza di comunicare un forte dissidio e distacco dalla commercializzazione dell’icona quanto tale. La spiritualità, per definizione distaccamento da tutto ciò che è materiale e terreno, ai giorni nostri, è diventata consumismo: le madonne che, come soldati, si ergono in fila negli scaffali dei rivenditori ricordando le lattine nei distributori automatici che vengono servite, consumate e collezionate".
Il progetto è arrivato alla sua seconda edizione, riuscendo ad attirare decoratori da tutto il mondo artistico e critiche da quello cattolico.