Giornata fuori dal comune per Rizzoli e Giunti al Salone del Libro di Torino, i personaggi di alcune delle fiabe da loro distribuiti, gli si sono rivolti contro. Alice, il cappellaio matto e i tre porcellini hanno occupato i loro stand al grido di “Vietato distruggere le foreste nella mia favola”. Insieme agli attivisti di Greenpeace la loro richiesta ai due giganti dell’editoria italiana è quella di adottare politiche della carta a Deforestazione Zero.
Un’imboscata in piena regola, con Alice che si chiede "Le signore tigri dicono che per colpa mia non hanno più una casa!? Mia? Qualcuno ha stampato la mia favola con una carta che distrugge la foresta. Oh che confusione… Come è potuto accadere?", mentre i tre porcellini giungevano allo stand di Giunti giudicandolo come "la casa del lupo".
L’attività è il frutto dell’ultimo rapporto di Greenpeace: “Favole ammazza foreste”, grazie al quale l’organizzazione ha scoperto che quattro degli undici libri per bambini analizzati presso l’Istituto Tedesco della Scienza e Tecnologia della Carta e stampati in Cina contenevano fibre di legno duro tropicale (MTH) provenienti dalla distruzione delle ultime foreste indonesiane. “Alice nel paese delle meraviglie” e “Le Mamme” (Rizzoli) - “I tre porcellini” e “Le Macchine” (Dami) sono i titoli dei libri incriminati.