A distanza d’un anno dalla loro creazione, Google ha deciso di rilasciare le proprie patch di Coreboot — utilizzate sui Chromebook di Chrome OS. Il sistema alternativo al BIOS – che ha iniziato a supportare alcuni portatili – riceve così un enorme contributo per i processori e i chipset di Intel che non hanno un driver open source.
Le patch introducono il supporto a Sandy Bridge e Ivy Bridge, permettendo d’attivare il TurboBoost di Intel da Coreboot. Chrome OS, per il momento, utilizza un sistema noto come LinuxBIOS: Google intende sostituirlo con Coreboot per rendere ulteriormente più rapido l’avvio del sistema che, tra parentesi, sarebbe una Gentoo Hardened.
Il supporto di Mountain View a Coreboot è particolarmente gradito per via della situazione di UEFI e il blocco dei sistemi operativi diversi da Windows 8. Sebbene tardivo, il commit di Google risolve parecchi problemi noti con Intel e l’interesse verso Chrome OS potrebbe incentivare i produttori a optare per l’adozione di Coreboot.
Via | Phoronix
Google contribuisce a Coreboot coi sorgenti realizzati per Chrome OS é stato pubblicato su Ossblog.it alle 13:00 di giovedì 05 aprile 2012.