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Progetto Google +1: rivale di Facebook?

HomeProgetto Google +1: rivale di Facebook?

Ora che il Google +1 (+1) è stato introdotto nella Rete, c’è solo da aspettare di vedere se e come funzionerà. Riuscirà a scalzare Facebook dal suo trono?

I molti si chiedono se avrà più o meno successo il progetto di Google (così viene definito), abbastanza complesso e non ancora completamente svelato. Webnews ne fa un’analisi dettagliata, alla quale vi rimandiamo. Facendovi presente che al momento il social network targato Big G è a invito.

Google parla del suo progetto come di uno strumento che ci connetterà sul Web come nella vita reale. Cosa intende?

Tutto, nel sistema immaginato a Mountain View, è pensato come risposta a Facebook. Il social network classicamente inteso tende a confondere amici e semplici conoscenti? Google +1 crea delle cerchie con semplici drag and drop. Facebook tende a mettere assieme gli interessi di tutti ed è difficile trovare informazioni di qualità? Google +1 ha la funzione “Sparks” (Spunti) che aiuta a trovare e condividere contenuti raggruppati per categorie, un feed intelligente.

Google cerchia di amici

Lo spiega Google con parole che sembrano dirette al suo avversario di Palo Alto:

“Il problema è che gli attuali servizi online trasformano l’amicizia in un supermercato: prendono le persone e ci appiccicano sopra l’etichetta “amico”. E la condivisione ne risente.
È un sistema approssimativo. Vorremmo comunicare solo con determinate persone in determinati momenti e invece ci ritroviamo a sapere cose da chiunque in qualsiasi momento. Genera ansia. Ogni conversazione online (con più di 100 “amici”) si trasforma in un’esibizione pubblica, e questo spesso ci induce a condividere di meno, per una specie di panico da palcoscenico.
È insensibile. Ciascuno di noi attribuisce un significato diverso ai termini “amico” e “famiglia” – un significato del tutto personale – ma su Internet questa sfumatura si perde.”

La cosa migliore da fare per giudicare coi propri occhi è chiedere di essere invitati andando nella pagina di benvenuto su Google +1. Negli USA, dove molti lo stanno già testando, i pareri sono unanimi: ottimo prodotto, ma ancora lontano da Facebook. Tanto che Huffington Post ha già sancito con un titolo ironico: “Try, try again“.

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