
Clement Lefebvre, project leader di Linux Mint, dopo la notizia sulla avida gestione degli introiti provenienti dall’Amazon Music Store ha voluta fare un po’ di chiarezza riguardo questa spiacevole vicenda.
Il polverone è stato alzato da un blog tedesco che ha notato il cambio di codice del plugin per Banshee dell’Amazon Music Store. Subito riportato da “OMG Ubuntu!”, la notizia ha avuto ampia diffusione, tanto da arrivare allo stesso Lefebvre che ha risposto alle critiche nello stesso blog che aveva alzato il polverone. Il patron di Mint ha giustificato la modifica al codice del plugin, sostenendo di aver problemi con l’Affiliate ID.
Lefebvre allora apre alla possibilità di ripartire in maniera equa i profitti derivati dall’Amazon Music Store. Lovechild, un utente del famoso sito Lwn.net, ha raccontato come il PL di Mint abbia partecipato ad una sessione di IRC sul canale Banshee, sessione che ha portato ad un nuovo accordo: Linux Mint tratterrà “solamente” il 50% degli introiti provenienti dallo store musicale di Amazon, il restante 50% andrà al team di GNOME. Il tutto poi, è stato confermato anche dal team di Banshee, che nella pagina “revenue” del proprio sito ufficiale ha riportato le percentuali svelateci da Lovechild.
Via | Lwn
Clement Lefebvre ritratta sulle percentuali dei profitti derivati dall’Amazon Music Store é stato pubblicato su Ossblog.it alle 10:00 di martedì 13 dicembre 2011.
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