7 passi per creare la storia perfetta
L’info-grafico mostra i temi chiave, dalla struttura alla trama, dagli eroi ai personaggi, necessari per sviluppare le differenti forme di storytelling.I tre elementi principali sono:1. la definizione delle 7 popolari tipi di trame (la vittoria sul mos…
Con l’invidia negli occhi
A partire da Dicembre 3 UK inizierà a fornire rete 4G in certe città del Regno Unito, senza costi aggiuntivi, con traffico internet illimitato (TIM = 500MB, 6 euro a settimana; Three = all you can eat, £15 mensili).
Le cose cambiano
Matt Drance, su Microsoft che si piglia una parte di Nokia: One thing must be observed: all the major mobile players — Apple, Google, Microsoft, and oh what the hell, BlackBerry — now own a top-to-bottom technology stack. Alan Kay was right as ever when he said “People who are really serious about software should make their […]
The media universe
Cloud storage: 3 consigli d’utilizzo
Il cloud storage sta velocemente scansando le modalità di archiviazione canoniche dei file: salvando i propri documenti sulla nuvola, infatti, l’utente non è vincolato a periferiche quali chiavette e dischi fissi e, fatto questo non da poco, può accedere alle proprie risorse ovunque si trovi e con qualsiasi tipo di dispositivo. Si è già visto […]
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Rilasciato Apache CouchDB 1.4.0
Gli sviluppatori della Apache Software Foundation hanno reso disponibile CouchDB 1.4.0, ultima versione del noto database NoSQL, non relazionale, document-oriented e interrogabile attraverso JavaScript; l’ultimo aggiornamento rilasciato introduce alcune novità a livello di features ma mantiene immutata la natura del progetto che prevede l’accesso ai dati tramite browser via protocollo HTTP e lo storage dei […]
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Le reti sociali nel 2013
Ci sono 2,3 miliardi di utenti di Internet in tutto il mondo, tra cui più di 40 milioni di euro in Francia. 78% di questi utenti frequenta i social network quali Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest.
Un delizioso video graphics sui social network prodotto da 2Factory.
Koala: un’interfaccia grafica per Less, Sass, Compass e CoffeeScript
Il successo dei preprocessori sia per CSS che per JavaScript non è solo dovuto alla necessità, onnipresente in tutti gli sviluppatori, di accelerare il flusso di lavoro, ma anche e soprattutto alla necessità di avere a disposizione un codice più semplice da leggere, modificare e gestire nelle diverse situazioni. Questi strumenti richiedono spesse volte un […]
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WordPress DAY a Bologna il 13 settembre
Il 13 settembre si svolgerà a Bologna la conferenza intitolata WordPress DAY, un incontro dedicato al noto Blog engine Open Source e agli strumenti per il suo utilizzo in ambito professionale; sede dell’evento promosso dal GrUSP e da PugBO sarà il T3LAB sito in Via Sario Bassanelli, 9/11, la manifestazione non è a scopo di […]
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Guida per Webmaster di Google: ecco le ultime modifiche
L’attività di aggiornamento di Google non conosce sosta ed in maniera costante i minor update agli algoritmi di Panda e Penguin vanno tenuti d’occhio. Le tecniche usate fino ad oggi cominciano sempre più a diventare pericolose, fornendo sempre meno garanzie sul posizionamento e sempre più rischi riguardo a possibili penalizzazioni. L’attenzione maggiore va posta sui […]
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È possibile usare linguaggi diversi da JavaScript nei browser?
Senza componenti di terze parti, e senza una lunga procedura di standardizzazione fra i diversi browser, la risposta a questa domanda sembrerebbe scontata: no, non è possibile. Per lo meno non è possibile rimpiazzare JavaScript con altri linguaggi; ma, sottolinea Alon Kazai di Mozilla, è possibile passare attraverso JavaScript per poter potergli affiancare altri strumenti. […]
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First Look: Synology DS1513+, un NAS per 5 hard disk
Ingombro ridotto, 5 cassettini per hard disk sino ad un massimo di 20 Terabytes di spazio, processore Intel Atom e sistema operativo Disk Station Manager 4.3: queste le armi del NAS Synology rivolto all’utente privato con grosse esigenze di archiviazio…
Le 22 leggi del Personal Branding
Il (Personal) Branding è l’arte di creare una percezione di unicità nella mente del potenziale consumatore.
“Le 22 immutabili leggi del Branding” di Al Ries e Laura Ries è un classico del brand management.
Ecco un rapido estratto adattato al marchio personale per individuare suggerimenti utili alla costruzione e sviluppo di un brand personale.
1. La Legge di espansione. La potenza di un brand è inversamente proporzionale alla sua portata.
– Non cercare di essere tutto per tutti. Non provare ad essere troppo generalista e vago. Focalizzati, trova e identificati nella tua nicchia.
2. La legge della contrazione. Un marchio diventa più forte quando restringe il suo focus.
– Per creare un marchio personale, è necessario costruire competenze in un settore specifico, o in una funzione aziendale. Individua una categoria in cui vuoi essere conosciuto e concentrati su di essa con tutte le tue energie.
3. La Legge dell’attenzione dei media. Dovresti attirare l’attenzione dei media senza investire una fortuna in pubblicità.
– Dovresti manifestare un alto livello di competenza così da essere il primo che viene in mente alle persone sul tuo tema specifico.
4. La Legge della pubblicità. Un marchio ha bisogno di pubblicità per svilupparsi. È necessario promuoversi attivamente nella rete di contatti.
– Promuovi le tue abilità e le tue competenze e cogli ogni occasione per sviluppare il tuo network.
5. La Legge della Parola. Un marchio dovrebbe sforzarsi di possedere una parola chiave nella mente del potenziale consumatore.
– Quale è la parola chiave che definisce l’area di nicchia o insieme di abilità della tua nicchia? Come ti classificano Google e LinkedIn? La tua rete professionale ti associa con quella parola chiave?
6. La Legge delle Credenziali. L’ingrediente fondamentale per il successo di qualsiasi marca è la (sua pretesa di) autenticità.
– Per dare credito alla tua esperienza, è importante ottenere un qualche tipo di certificazione. Cerca le Associazioni di categorie e i gruppi professionali utili a questo scopo.
7. La Legge della Qualità. La percezione della qualità, più che la qualità in sé, è ciò che costruisce un marchio di successo. La promessa di essere il migliore è più importante.
– Qual è la tua promessa di unicità e di specialità?
8. La Legge della categoria. Un marchio leader dovrebbe promuovere la categoria, non la marca stessa. La più efficiente, la più produttiva, la più utile funzione del branding è la creazione di una nuova categoria. I clienti non si preoccupano veramente dei nuovi marchi, ma si preoccupano delle nuove categorie.
– Puoi essere o diventare un evangelista nella categoria da te prescelta?
9. La legge del Nome. Nel lungo periodo, una marca non è altro che un nome. Nel breve termine, un marchio ha bisogno di un idea o di un concetto unico per sopravvivere. I nomi brevi e unici sono più memorabili di quelli lunghi, vaghi o generici.
– Se hai un nome unico e memorabile, sei fortunato. Chi invece ha un nome comune, dovrebbe sforzarsi di costruire un nick/username/ID/URL/email unici per distinguersi e farsi riconoscere.
10. La Legge delle estensioni. Il modo più semplice per distruggere un marchio è quello di mettere il suo nome su ogni cosa. Più del 90% di tutti i nuovi prodotti negli Stati Uniti sono estensioni di linea. Le estensioni di linea distruggono il valore del marchio, indebolendolo.
– Una volta che hai costruito una buona reputazione in una nicchia, mantienila intatta senza provare ad entrare in altri ambiti.
11. La Legge dell’Amicizia. Per costruire la propria categoria, un marchio dovrebbe accogliere altre marche.
– Raccomanda e segnala le persone nel tuo gruppo di colleghi. Fai rete con altri esperti del tuo settore e ascolta ciò che hanno da dire. Condividi articoli e collegati con altri blogger della tua nicchia.
12. La Legge del Generico. Uno dei modi per fallire prima è quello dare alla marca un nome generico incapace di differenziarti dalla concorrenza.
– Evita di usare un generico nick o una identità on line vaga anche se puoi avere nel breve dei vantaggi ad esempio sul lato SEO.
13. La Legge della Azienda. Le marche sono marchi. Le aziende sono aziende. Vi è una differenza. I Clienti pensano ai marchi, non alle aziende.
– Sei Tu il professionista, non il nome della tua attività o della azienda per cui lavori. Tu sei il tuo brand.
14. La Legge delle Sottomarche. Le sottomarche possono distruggere il brand.
– Non puoi essere una persona diversa per diversi tipi di pubblico, allo stesso tempo. Non puoi essere a buon mercato e un affermato specialista allo stesso tempo!
15. La Legge di Fratelli. C’è un tempo e luogo per lanciare un secondo marchio. Un secondo marchio può essere lanciato per concentrarsi su una nuova sottocategoria all’interno della stessa famiglia di prodotti.
– Se si desidera entrare in contatto con 2 diversi tipi di segmenti tra il tuo pubblico, entra in contatto con loro attraverso piattaforme differenti in base alle loro esigenze individuali.
Quindi, se sei un blogger che vuole coinvolgere un pubblico geek e un altro composto da non esperti, scrivi in due URL differenti.
16. La Legge della Forma. Un logo per un marchio dovrebbe essere distintivo e attraente per il pubblico a cui è destinato.
– Hai bisogno di trasmettere il tuo messaggio in un modo in cui il tuo pubblico può più facilmente assimilarlo e ricordarlo.
17. La Legge dei Colori. Un marchio deve utilizzare un colore che è l’opposto del suo principale concorrente.
– Devi essere coerente con il tuo stile di espressione. Leggi questo post: Di che colore è il tuo personal brand.
18. La Legge delle Frontiere. Un marchio potenzialmente non conosce confini. La soluzione perfetta per la crescita in un mercato competitivo non è l’estensioni di linea, ma la costruzione di un marchio globale.
– Studiare e parlare nei mercati internazionali aggiunge più valore e reputazione al tuo marchio personale e ti permette di acquisire competenze su argomenti diversi.
19. La Legge della Coerenza. Un marchio non si costruisce dall’oggi al domani. Il successo si misura in decenni, non in anni. Questa è la legge che viene violata più frequentemente. Una volta che un marchio occupa una posizione nella mente dei suoi clienti, il produttore pensa spesso ai motivi per cambiare. I mercati possono cambiare, ma le marche non dovrebbero.
– Cerca sempre di essere te stesso. Questo è il modo più sicuro di essere coerenti e per costruire equità. Così quando ti evolvi come persona e professionista, il cambiamento sarà lineare e non incongruente.
20. La legge del Cambiamento. Ricordati, cambiare il tuo marchio è un processo lungo e difficile. Modificare è molto rischioso!
– Ci sono 3 situazioni in cui è necessario rinnovare il tuo marchio personale: quando non sei stato in grado di far emergere te stesso nella nicchia che hai scelto, quando il pubblico nella tua nicchia è troppo piccolo o quando una carriera nell’area scelta non è economicamente sostenibile.
21. La Legge della Mortalità. Nessun brand vivrà per sempre. I marchi non sono immutabili. Essi nascono, crescono, maturano, e alla fine muoiono.
– Se il tuo set di abilità/competenze sta diventando obsoleto, allora è il momento di aggiornare gli obiettivi e reinventare te stesso.
22. La Legge della Singolarità. Che cos’è un marchio? Una singolare idea o il concetto che si forma nella mente del potenziale cliente. E’ così semplice oppure difficile. L’aspetto più importante di un marchio è la sua risolutezza.
– Che cosa dice la gente su di te? Osserva e monitora continuamente che cosa ti rende singolare. Devi cercare la coerenza nel costruire il tuo marchio personale.
Storage cloud: i 5 migliori
Il mondo dell’archiviazione si fa sempre meno fisico, ovvero legato al possesso di una periferica come un disco fisso, un supporto ottico, una chiavetta USB e altro ancora. Nell’era della digitalizzazione, lo storage diventa cloud: i file possono essere salvati “sulla nuvola”, ovvero sfruttando i server di un datacenter remoto di un fornitore di servizi. […]
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