Raspberry Pi, il dispositivo da $35 per Linux, permette ai possessori di modificare le frequenze e i voltaggi senza perdere la garanzia: overclocking e overvolting della scheda sono sempre stati previsti, ma simili operazioni causano irrimediabilmente la perdita di ogni diritto sulla riparazione o la sostituzione gratuita dei prodotti. Non con Raspberry Pi, a patto di mantenere la temperatura al di sotto degli 85°C. I test effettuati dai produttori hanno mostrato che l’esecuzione entro questo limite non comporta deteriorazioni.
Normalmente, overclocking e overvolting sono metodi di stress dell’hardware dedicati a valutare la robustezza dei componenti: gli “smanettoni” adottano queste tecniche per ottenere il massimo dai computer e un dispositivo come Raspberry Pi s’adatta benissimo allo scopo. Le risorse del device non sono eccezionali, più che altro per le eccessive richieste delle singole applicazioni, e aumentare la frequenza di lavoro del processore può incrementare le performance fino al 52% — perché il clock sia stabile servono voltaggi più alti.
Raspbian, la distribuzione Debian-based raccomandata dai produttori, include 5 opzioni di overclocking fra cui scegliere per ottenere prestazioni più elevate in relativa sicurezza: degli espedienti simili sono disponibili, ad esempio, coi driver proprietari delle schede video su Linux e Windows. L’aggiornamento di Raspbian include un widget per il monitoraggio delle temperature. Il processore di Broadcom può essere portato a 1Ghz senza compromissioni sensibili tenendo presente che il superamento degli 85°C invalida la garanzia.
Via | Raspberry Pi
Raspberry Pi offre una variazione di frequenze e voltaggi in garanzia é stato pubblicato su Ossblog.it alle 11:00 di domenica 23 settembre 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.