Ubuntu 12.10 non costringerà i futuri possessori di dispositivi che prevedono il Secure Boot di UEFI al passaggio a EFILinux: Canonical ha cambiato idea, consultandosi con gli esperti di The Free Software Foundation (FSF), e proporrà GRUB2 a prescindere dal target d’installazione. Mark Shuttleworth aveva già fugato i dubbi espressi da Matthew Garrett circa la politica di Canonical sul Secure Boot, però la strategia iniziale prevedeva la sostituzione del boot loader predefinito con EFILinux per motivazioni legate alla sicurezza.
Quantal Quetzal avrebbe dovuto sostituire GRUB2 con EFILinux sulle macchine col Secure Boot, ma non per un problema di compatibilità con le licenze: Canonical temeva che il boot loader della FSF potesse esporre le chiavi private qualora gli Original Equipment Manufacturer (OEM) non ammettessero la disabilitazione della funzionalità di UEFI. La FSF ha rassicurato gli sviluppatori e i partner della società di Shuttleworth che ha deciso di tornare a proporre GRUB2 a livello predefinito su Ubuntu 12.10, preinstallata o meno che sia.
Nel prossimo futuro, quindi, tutte le distribuzioni che hanno affrontato il problema del Secure Boot di UEFI adotteranno GRUB2. Le soluzioni di Canonical, SUSE e Red Hat differiscono nei metodi: Garrett, che lavora all’implementazione sperimentale su Fedora, ha apprezzato la proposta di openSUSE e potrebbe orientare lo sviluppo nella stessa direzione. Ubuntu farà un percorso a sé, ma gli utenti non dovrebbero notare grandi differenze nell’usabilità dei sistemi e il Secure Boot non dovrebbe più essere un problema insormontabile.
Via | Canonical
Canonical è tornata a proporre GRUB2 per Ubuntu 12.10 col Secure Boot é stato pubblicato su Ossblog.it alle 11:00 di sabato 22 settembre 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.