OpenStreetMap, il progetto collaborativo per la mappatura geografica del pianeta, ha terminato la lunga transizione da Creative Commons a Open Database License (ODbL) 1.0: comunicato nel marzo di quest’anno, il passaggio coinvolge tutti i contenuti pubblicati dal portale. Gli utenti che hanno contribuito al progresso di OpenStreetMap potevano scegliere se rilasciare i propri dati come pubblico dominio o rimuoverli dalla piattaforma. Avviata giovedì scorso, la pubblicazione del nuovo pianeta è terminata questa mattina alle 10:00.
La scelta di passare a ODbL 1.0 è maturata già nel 2010, perciò la transizione ha richiesto un paio d’anni: i contenuti di OpenStreetMap possono essere considerati open data al 100%, poiché il passaggio alla nuova licenza è stato coadiuvato da Open Data Commons — una fondazione fornisce gli strumenti legali per diffondere questo genere di informazioni. Perché i servizi s’adeguino al cambiamento potrebbero occorrere alcuni giorni: parliamo di Apple, Foursquare, ecc. fino a Marble di KDE… che non può utilizzare le mappe di Google.
Perché OpenStreetMap ha cambiato la licenza di rilascio per i dati geografici? Le motivazioni sono diverse. In sostanza, il successo ottenuto dal progetto – assecondato dalla scelta di Google, che ha cambiato i termini per le proprie mappe – ha aumentato la diffusione di OpenStreetMap in applicazioni commerciali di terze parti. Creative Commons obbligava quanti ridistribuissero le informazioni a utilizzare per i propri scopi la stessa licenza, mentre ODbL 1.0 tutela esclusivamente la mappatura “grezza”. È un’opportunità in più.
Via | OpenStreetMap
OpenStreetMap ha completato la transizione da Creative Commons a ODbL é stato pubblicato su Ossblog.it alle 17:00 di giovedì 13 settembre 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.