Il rilascio di Open webOS 1.0 è più vicino, grazie alla prima disponibilità completa in fase sperimentale: il sistema operativo è l’unione di 54 singoli componenti rilasciati sotto licenza ALv2. La beta non è installabile sul TouchPad di Hewlett-Packard (HP), però può essere compilata con Linux a 32-bit – gli sviluppatori suggeriscono Ubuntu 11.04 o 12.04 – ed emulata su QEMU. Open webOS 1.0 ha un porting per ARM, ma non supporta le architetture a 64-bit. La novità principale è l’approdo sul desktop oltre ai dispositivi mobili.
Open webOS 1.0 sul desktop è molto più simile alla versione per smartphone e tablet, a differenza di Android e Chrome OS che non condividono affatto l’interfaccia grafica: il concetto, però, è il medesimo e il sistema operativo di HP propone delle soluzioni di sviluppo intriganti. Enyo 2.0 è il framework in JavaScript alla base delle applicazioni di Open webOS e la presenza di Node.js avvicina ulteriormente i web developer. Da questo punto di vista, i futuri programmi avranno molto in comune con quelli per Firefox OS di Mozilla.
La compilazione del sistema richiede dalle 8 alle 20 ore sui server più recenti — tanto la versione mobile, quanto la versione desktop propongono delle immagini a 32-bt da avviare con QEMU su x86 o ARM. Col rilascio della beta di Open webOS 1.0, sembra che HP sia in grado di rispettare la programmazione annunciata. Tuttavia, è opportuno domandarsi che diffusione avrà: GRAM, la sussidiaria di HP, non produrrà dispositivi compatibili e l’obbligo d’installare Open webOS da sé riduce le possibilità di “crescita” per la piattaforma.
Via | HP
Open webOS 1.0 è (quasi) pronto e propone un’anteprima per il desktop é stato pubblicato su Ossblog.it alle 13:00 di sabato 01 settembre 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.