JavaFX 2.2, la Rich Internet Application (RIA) di Oracle, permetterà la generazione di pacchetti “nativi” per i principali sistemi operativi: non soltanto Mac OS X e Windows. È prevista la stessa possibilità con Linux, ma la piattaforma è disponibile soltanto dalla versione 2.1 in anteprima per gli sviluppatori — il rilascio open source, definito OpenJFX, arriverà più tardi. Questa funzionalità, nei programmi di Oracle, dovrebbe essere estesa a Swig e AWT. Per gli utenti, si traduce in un’installazione sensibilmente più rapida.
Gli sviluppatori possono avvalersi subito di un packager per il sistema operativo di riferimento. Quanto a Linux, il formato predefinito è RPM. Tuttavia, è disponibile una versione dedicata alle distribuzioni che non sono basate su quell’estensione. Il packager si chiama Ensable e include entrambi i runtime di Java e JavaFX. A questo proposito, è d’obbligo una precisazione: i pacchetti sono “nativi”, però le applicazioni restano eseguibili dai rispettivi ambienti. Un aspetto che, per com’è stato concepito, pone diversi problemi.
Se, infatti, gli utenti potranno avvalersi di installer più semplici… l’aggiornamento di Java Runtime Environment (JRE) è deputato agli sviluppatori: il runtime, infatti, è integrato nell’applicazione generata da Ensemble, perciò ogni singolo programma utilizza il proprio ambiente. Installare più applicazioni significherà ottenere più istanze del runtime sul sistema, magari di versioni differenti. Non è davvero una soluzione idilliaca — soprattutto pensando a Linux, dove potrebbe confondere il linker sulle librerie predefinite.
Via | Oracle
JavaFX per la generazione di pacchetti “nativi” su Mac OS X e Windows é stato pubblicato su Ossblog.it alle 13:06 di mercoledì 20 giugno 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.