Blockly è un nuovo linguaggio di programmazione a immagini, basato sul web, proposto da Google: s’ispira a Scratch, la soluzione del Massachusetts Institute of Technology (MIT) che a propria volta è derivata da App Inventor. Quest’ultimo era stato concepito da Mountain View, che successivamente ha trasferito la governance del progetto al MIT. Un circolo virtuoso che con Blockly torna ad abitare al Googleplex. Se App Inventor è per Android, la novità sembra orientata a Chrom*. Il codice è esportato in DART, JavaScript o Python.
Lo stesso Blockly, rilasciato sotto Apache License 2.0, è stato scritto in JavaScript: una caratteristica che lo rende facilmente integrabile nelle pagine e nelle applicazioni per il web. Rispetto a Scratch o ad App Inventor, Blockly non è proposto da Google come un eseguibile. Il progetto è in anteprima per gli sviluppatori e richiede una certa disinvoltura coi Distributed Version Control System (DVCS) e i linguaggi di programmazione per essere avviato. Sembra un controsenso, ma è una scelta precisa dovuta alla sperimentazione.
In futuro, Blockly dovrebbe diventare più accessibile. Uno degli esempi proposti da Google per l’utilizzo del nuovo linguaggio suggerisce un paragone con Yahoo! Pipes: fra le possibili applicazioni di Blockly è descritto un filtro per la gestione automatica della corrispondenza con GMail. L’esperimento è intrigante, però occorre domandarsi quanto soluzioni del genere incidano sulla qualità. Google “ironizza” sul fatto che Blockly non possa essere utilizzato per gestire il kernel di Linux. A prescindere, è una risorsa credibile?
Via | I Programmer
Google s’appella a quanti non conoscono la programmazione su Blockly é stato pubblicato su Ossblog.it alle 12:00 di giovedì 14 giugno 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.