Google, Microsoft e Netflix hanno appena proposto l’improponibile, ovvero un sistema di Digital Rights Management (DRM) per proteggere i contenuti multimediali – in particolare, i video – integrati sulle pagine web in HTML5. Non è tutto, perché queste società pretenderebbero che le Encrypted Media Extensions diventino uno standard.
Una bozza delle specifiche per le Encrypted Media Extensions, infatti, è stata sottoposta alla valutazione del World Wide Web Consortium (W3C). Ian Hickson, dipendente di Google e revisore degli standard di HTML5, è intervenuto nel dibattito definendo «non etica» la proposta avanzata dalla sua azienda. È una posizione condivisibile.
L’accettazione delle Encrypted Media Extensions è tutt’altro che scontata, ma l’aspetto più importante è un altro. Chi riteneva che l’abbandono delle Rich Internet Application (RIA) come Flash Player avrebbe risolto il problema del DRM è destinato a essere deluso: la stessa Google, promotrice di WebM, ne ha proposto un’alternativa.
Via | LWN
Encrypted Media Extensions, la soluzione di DRM per i video in HTML5 é stato pubblicato su Ossblog.it alle 13:00 di venerdì 24 febbraio 2012.