La notizia ha due punti di interesse: il primo è che AT&T, almeno per il momento, risulta essere l’unico operatore di telecomunicazioni statunitense ad aver adottato la tecnologia OpenStack, il secondo è che Microsoft e AT&T sono partner da molto tempo e le loro collaborazioni hanno dato frutti in prodotti di largo consumo. Ad esempio XBox360 con il servizio U-Verse.
Apparentemente non sono state rilasciate giustificazioni sulla scelta fatta o sul futuro ruolo di OpenStack all’interno di AT&T. L’unica cosa chiara è che il CTO John Donovan ha lavorato alla tecnologia per circa un anno. Probabilmente riducendo al minimo le fughe di notizie visti i rapporti economici con Microsoft.
Il servizio CloudArchitect sarà composto da vari stack LAMP composti da CentOS, Debian, Fedora e Red Hat. Incluso Windows Server per AT&T Cloud Architect. Magari per salvare le apparenze. Quello che rimane sul tavolo è l’intenzione concreta di raddoppiare il numero di datacenter, equipaggiandoli con tecnologie opensource. Un chiaro cambio di rotta che dovrà ancora rivelare tutti gli esiti.
Via | TheRegister
AT&T sceglie OpenStack per il nuovo servizio CloudArchitect é stato pubblicato su Ossblog.it alle 14:00 di mercoledì 11 gennaio 2012.