Tor, il popolare servizio per l’anonimato in rete, è accusato di non funzionare a dovere. OpDarknet, un’operazione di Anonymous contro la pedo–pornografia digitale, avrebbe compromesso il servizio e identificato oltre millecinquecento utenti di un network privato. Gli sviluppatori di Tor sono intervenuti per rassicurare gli utenti.
Non si parla, ovviamente, di tutelare i pedofili: Tor è stato utilizzato da costoro contro i princìpi della comunità. Tuttavia, non sarebbe avvenuta alcuna compromissione del codice di Tor. Le statistiche di Anonymous rivendicano l’identificazione di 6.000 indirizzi IP riconducibili a dei relay e Tor ne equipaggia tutt’al più 3.500.
È molto difficile attribuire delle responsabilità a Tor, soprattutto perché il tipo d’attacco perpetrato da Anonymous sfrutta delle vulnerabilità associabili ai sistemi operativi. Tornando alle cifre, è impossibile che sia stata mappata la rete di Tor perché esistono 600 bridge e ne sarebbero stati identificati 181. La rete è sana.
Via | Tor
Tor risponde ad Anonymous su OpDarknet e la compromissione del relay é stato pubblicato su Ossblog.it alle 09:00 di mercoledì 26 ottobre 2011.