Di fronte al rapido surriscaldamento del nostro pianeta, proteggere e ripristinare gli ecosistemi mondiali è fondamentale per salvaguardare la biodiversità da cui tutti dipendiamo e per aiutarci ad adattarci a un clima che cambia. Inoltre, ripristinare il potenziale ecologico degli ecosistemi stessi ha il potenziale di
Il risultato è proprio Restor, progetto che annunciamo oggi. Fondato da Crowther Lab e alimentato da Google Earth Engine e Google Cloud, Restor permette a chiunque di analizzare il potenziale di riassetto di qualsiasi territorio. Quando si evidenzia un’area specifica sulla mappa di Restor, vi verranno mostrati i dati sulle specie di piante locali e le loro caratteristiche, il livello di carbonio nel suolo attuale e potenziale di tale luogo e altre variabili come la copertura del suolo, il suo PH e le precipitazioni annuali. Con queste informazioni, chiunque può intraprendere questo percorso di riassetto e determinare quali piante coltivare e come curare l’area. La piattaforma mette in contatto tra loro i professionisti, facilita lo scambio di informazioni, e rende i progetti visibili a potenziali finanziatori e al pubblico.
Designer, animatori e tecnologi creativi del Google Creative Lab hanno aiutato a progettare e sviluppare la piattaforma. Un ulteriore supporto, sotto forma di una sovvenzione di 1 milione di dollari da parte di Google.org, sta aiutando il team di Restor a testare nuovi modi per raccogliere indicatori come la dimensione e la densità degli alberi, l’umidità del suolo e la vegetazione da vari progetti di restauro attualmente in corso. Queste informazioni aiuteranno i modelli di apprendimento automatico di Restor a ottenere approfondimenti a carattere ambientale ecologici più accurati, a monitorare l’andamento del progetto, a consentire un intervento precoce nelle aree a rischio e ad aiutare le organizzazioni di ripristino ecologico a imparare le une dalle altre.
Lavorare insieme per far crescere il movimento globale di recupero ambientale
Restor rende accessibile a tutto il mondo dati scientifici indispensabili e immagini satellitari ad alta risoluzione. Mentre lo sforzo di investire e sostenere il ripristino degli ecosistemi cresce in tutto il mondo, vogliamo essere sicuri che tutti possano misurare efficacemente i progressi. Per fare questo, ci devono essere degli standard a livello di settore per tracciare le metriche, come la dimensione degli alberi, il tasso di crescita e la quantità di carbonio nel suolo. Per fare in modo che diventi uno standard, Google.org sta erogando 500.000 dollari a Climate Focus a sostegno del Global Restoration Observatory, che riunirà i principali fornitori di dati, think tank ed esperti di restaurazione per fare proprio questo. Per proteggere e invertire il degrado di miliardi di ettari di ecosistemi nel nostro pianeta è necessaria la partecipazione delle persone in tutto il mondo. Attraverso il nostro sostegno a organizzazioni come Restor e Climate Focus, ci auguriamo di potenziare un movimento globale e di permettere a noi tutti di risanare il nostro pianeta.
Kate Brandt, Chief Sustainability Officer, Google