Distinguere un palcoscenico dalla vita reale, senza infastidire troppo Shakespeare, il quale pensava non ci fosse differenza molti secoli prima dell’invenzione di Internet, dello smartphone, dei social e delle applicazioni. All’Internet Festival quest’anno si è avvertita una certa sensibilità a proposito del rapporto tra la Rete e i minori (moltissimi gli studenti coinvolti nelle varie sezioni a loro dedicate), così sono stati invitati a parlarne Simone Cosimi e Alberto Rossetti, rispettivamente giornalista e psicanalista, autori di “Nasci, cresci e posta”, un saggio apprezzabile per almeno tre motivi: indaga un fenomeno invece di giudicarlo, quando lo giudica non lo fa dall’alto ma all’altezza stessa dei soggetti di cui parla, e soprattutto non è banalmente colpevolista o allarmista.